Vincenzo Masini: Conseling relazionale e psicologia

Articolo di Vincenzo Masini, Presidente della Libera Università del counseling, tratto da “PERIODICO DI INFORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PER COUNSELORS E PROFESSIONISTI DELLA RELAZIONE” L’autodefinizione proveniente dal mondo della psicologia dichiara: “Sono specifici della professione di psicologo tutti gli strumenti e le tecniche conoscitive e di intervento relative a processi psichici (relazionali, emotivi, cognitivi, comportamentali) basati sull’applicazione di princ...

Articolo di Vincenzo Masini, Presidente della Libera Università del counseling, tratto da “PERIODICO DI INFORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PER COUNSELORS E PROFESSIONISTI DELLA RELAZIONE”

L’autodefinizione proveniente dal mondo della psicologia dichiara: “Sono specifici della professione di psicologo tutti gli strumenti e le tecniche conoscitive e di intervento relative a processi psichici (relazionali, emotivi, cognitivi, comportamentali) basati sull’applicazione di principi, conoscenze, modelli o costrutti psicologici ”.
Questa affermazione può essere del tutto condivisa qualora “strumenti”, “tecniche”, “processi”, “principi”, “conoscenze”, “modelli” e “costrutti” siano ben individuati, ovvero definiti in maniera univoca nel repertorio professionale
(ed eventualmente aggiornati) ma non riguardino assolutamente lo sviluppo qualitativo, umano, esistenziale della persona umana.
Un conto sono le tecniche professionali, altro conto sono le qualità umane.
Se è assolutamente legittimo rispettare le prime, è aberrante pensare di limitare le seconde.
Spieghiamoci con degli esempi:
ELABORAZIONE DEL LUTTO
Esistono alcune tecniche psicologiche per l’elaborazione del lutto (fantasie guidate, “reset mentale”, riprogrammazione dei comportamenti, ipnosi, training di rilassamento per diminuire i livelli di ansia, di stress e di malessere, rinforzo nella fiducia nelle proprie risorse, sviluppo delle potenzialità e della consapevolezza, ecc.) che sono verbalizzate, protocollate e tipizzate in atti professionali specifici dello psicologo.
Esistono alcune qualità umane che rendono possibile la vicinanza solidale e il superamento del lutto e sono quelle di saper esprimere calore e vicinanza affettiva; prendersi cura; cullare e consolare; aspettare; rispettare i tempi delle situazioni; comprendere il tempo interiore dell’altro; modulare i propri vissuti interiori; riposare ed insegnare il riposo; ascoltare i vissuti; sopportare e risolvere il dolore; investigare; passare inosservati; utilizzare l’umiltà; accogliere; introdurre ed ospitare.

ANSIA E PANICO
Esistono tecniche psicologiche per fronteggiare l’ansia ad esempio: riconoscere i pensieri o i conflitti interiori che sono alla base, imparare strategie di rilassamento, strategie immaginative, training autogeno, rilassamento muscolare progressivo, svuotamento mentale, respirazione quadratica, focalizzazione sul corpo, superamento dei conflitti cognitivi, scarico mentale mediante prestazioni fisiche, interpretazione dei processi inconsci sottostanti, ecc…
Esistono qualità umane che consentono la tranquillizzazione del soggetto ansioso e sono: saper fare calma dentro di sé; gestire il proprio imbarazzo e timidezza; mostrare la propria interiorità; usare la propria trasparenza per sciogliere gli equivoci comunicativi; saper raccontare di sé; saper aspettare e rispettare i tempi delle situazioni; saper comprendere il tempo interiore dell’altro; saper far ridere; saper commuovere; saper modulare i vissuti interiori; saper riposare ed insegnare il riposo; ecc
DEPRESSIONE BIPOLARE
Esistono tecniche psicologiche per comprendere il disturbo, il suo funzionamento e l’impatto sulla vita dell’individuo e dei suoi familiari, riconoscimento precoce dei segnali di crisi, gestione emozionale mediante diari, regolarizzazione del ciclo sonno-veglia, sviluppo della capacità di gestione della rabbia, incremento delle abilità di comunicazione e sociali, modifica degli stili di vita e di pensiero.
Esistono qualità umane che consentono la comprensione del vissuto interiore e cioè saper ascoltare ciò che l’altro vive senza giudicare o criticare, saper percepire il nucleo del dolore o della colpa da cui parte il vissuto critico, avere acume nel percepire i passaggi emotivi presenti nell’altro, saper sopportare gli insulti e i rifiuti, saper stare al proprio posto; saper confortare con delicatezza; saper vedere al di là dell’apparenza; saper reggere l’urto del dolore altrui, ecc.
Questi tre esempi affermano la netta differenza tra l’utilizzo di tecniche psicologiche e lo sviluppo di qualità umane. Le tecniche, i modelli, le strategie possono essere appannaggio esclusivo di un settore disciplinare o di una professione, ma non accreditano il singolo professionista nel
possesso di quelle qualità umane che servono a rendere efficaci le tecniche stesse.
Osserviamo ora altri tre esempi di tecniche e di qualità umane relative alla professione di chirurgo, di atleta e di cantante:

TECNICHE
QUALITA’ UMANE
Un buon chirurgo deve avere una mano molto ferma e precisa, una mente lucida ed orientata all’azione, una conoscenza accurata dell’anatomia e della fisiologia ed un preciso protocollo da seguire nel corso di un intervento chirurgico.
Il chirurgo ha sviluppato un ottimo livello di autocontrollo mediante rilassamento e successiva focalizzazione sui movimenti dei muscoli della sua mano, un grado di concentrazione mentale estremamente elevato, grande pazienza e determinazione nel metodo di studio che lo hanno portato ad apprendere anatomia e fisiologia, una grande umiltà nel procedere lungo un protocollo, ma anche una grande apertura mentale verso risposte a situazioni inattese.
Un atleta deve possedere un importante tono muscolare, un massimo livello di ossigenazione, una competenza accuratissima nel suo modello prestazionale.
L’atleta deve possedere le capacità metodiche di sottostare ad allenamenti stressanti, la volontà di andare oltre ai suoi limiti, la libertà di allontanarsi da tentazioni alimentari o di rinunciare ad altre forme di piacere, una sensibilità elevata nell’interpretazione dei segnali provenienti dal suo corpo.
Un cantante deve possedere un buon timbro vocale, deve saper modulare la respirazione e muovere l’intonazione del canto a partire dal diaframma. Oltre a ciò un buon orecchio e un efficiente senso del ritmo.
Il cantante ha sviluppato un ottimo addestramento alla vocalizzazione attraverso un forte disciplina, ha sviluppato la sua intelligenza espressiva eliminando le sue inibizioni ed ha coltivato la sua intelligenza musicale attraverso il riconoscimento delle emozioni che ogni singola canzone esprime ed attraverso la cura della sua sensibilità.
In tutti e tre i casi abbiamo individuato sia delle tecniche che delle competenze, ma abbiamo visto come esse siano connesse allo sviluppo delle qualità umane della persona.
Queste qualità umane, universalmente invocate a parole come le necessarie psychological and medical humanities, sono sistematicamente eliminate nei processi operativi, amministrativi, deontologici e professionali come se fossero elementi marginali.
Queste qualità sono invece il baricentro della personologia come scienza e della pratica del counseling relazionale come professione.
Lo sviluppo del counseling ha le radici nella priorità implicitamente ed esplicitamente della relazione umana.

L’obiettivo del counseling relazionale è realizzare la miglior relazione possibile con il cliente e con il bisogno di aiuto che il cliente esprime. Per questo motivo è diventato prioritario orientare verso l’evoluzione delle abilità umane intese come realizzazione di sentimenti di valore nelle pratiche di counseling.                                                                                                                                                               Tecniche e competenze specifiche e disciplinari possono essere attinte da diversi ambiti professionali (dalla pedagogia, alla psicologia, alla logopedia, alla kinesiterapia, all’antropologia, alla medicina, ecc.), le tecniche del counseling relazionale posso essere però attinte solo dallo studio della relazione interpersonale nelle sue qualità di affinità socio solidale o di opposizione conflittuale.
La capacità di comprendere e migliorare le relazioni è una qualità umana che va esaltata, protetta e difesa da qualsiasi interferenza poiché è un patrimonio evolutivo dell’umanità.
Il processo di sviluppo delle qualità umane nel counselor mostra quale livello di completezza si possa raggiungere mediante lo sviluppo della consapevolezza e della affettività. Questo è il motivo per cui il counseling relazionale si presenta con un costrutto di difficile comprensione per tutti coloro che considerano la relazione una conseguenza dello psichismo e non hanno invece compreso come lo psichismo sia una conseguenza delle relazioni.
Ciò conduce a due ulteriori considerazioni:
1) C’è una risvolto etico e nobile nella diffusione del counseling relazionale che è indispensabile difendere dalle manipolazioni e dalle normalizzazioni in corso.
2) C’è un progetto di sviluppo della consapevolezza e di crescita della irradiazione affettiva che è indispensabile dichiarare e portare esplicitamente alla luce nell’affermazione di questa nuova professione.

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