Oggi è domenica, cosa di per sé già alquanto sconfortante, ma se poi ci si aggiunge che è una piovosa domenica di gennaio di un altro anno che si profila altrettanto critico e miserabile quanto quello appena trascorso, allora veramente si rasentano valori assoluti di accidia ontologica, depressione cosmica o insensatezza planetaria!

Ma per me no; io ci ho fatto studi filosofici, ho un diploma da Counselor, sono un uomo evoluto e sto percorrendo una via spirituale , pertanto perché nutrire tanto rancoroso malumore nei confronti dell’esistenza, questa bella occasione che ci è stata data per verificare di persona che si tratta di una immane rottura di coglioni che si protrae ormai da milioni di anni?

Alzatomi di buon ora, quando di fuori era ancora buio come la pece ed il gelo inturgidiva il pene anche ai cadaveri, ho dato inizio alla mia festosa giornata intonando allegramente una giaculatoria in memoria ai cari defunti di famiglia, mi sono soffermato sulla vacuità della vita, ricordato che son polvere e polvere tornerò ad essere e quindi, così confortato da tante calde e promettenti riflessioni, mi son diretto verso il primo mendicante che ho potuto vedere lungo la via e, con gesto magnanimo, gli ho stretto quella mano ruvida e macilenta segnata dagli anni e dalla miseria, confortandolo con il dirgli -” Buon uomo, sempre ammesso che tale tu sia, perché tenere in mano questi pochi talleri nella vana speranza che essi possan migliorare anche soltanto di una virgola la tua esistenza; non capisci che essi ti distraggono dal riflettere sull’ essenza del tuo Sé supremo, quello che ora si sta crogiolando al calduccio accanto ad un bel fuoco tra le braccia di una figliola di una sensualità infocata e orgasmica da urlo, mentre tu, scellerata ed infida creatura stai qui all’addiaccio a speculare su sti 4 pataccosi euri? Su, dalli a me, il tuo salvatore e benefattore misericordioso, e nelle tue preghiere di ringraziamento ricordati sempre di me che ti ho tolto il velo di Maya da dianzi gli occhi”.

Compiuta la prima buona, anzi ottima azione della giornata, ed essendo che ancora non s’era fatta luce, rendendomi lode ogni qualvolta  mi specchiavo in qualche vetrina per la magnanimità e l’ oceanica compassione appena dimostrata nei confronti dell`intiera umanità, mi son dunque diretto verso la rinomata pasticceria da Azzimo ed ho preso a bussare con decisione e solerzia alle imposte ancora chiuse del negoziuccio, mentre la mano libera , come andando miracolosamente per suo conto, amorevolmente dotata di una bomboletta spray, andava disegnando segni e simboli propiziatori per il nuovo anno su i muri perimetrali del negoziuccio istesso….